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MODERNISMO


SLOGAN: MAKE IT NEW

DOVE: Modernismo franco-anglosassone: New York-Londra-Parigi
Modernismo germanico: Berlino, Vienna, Copenhagen, San Pietroburgo

QUANDO: collochiamo il Modernismo anglosassone nel primo quarto di secolo e in particolare negli anni immediatamente prima e dopo la Prima Guerra Mondiale. Virginia Woolf identifica la nascita della sensibilità moderna nel 1910, anno in cui muore Edoardo VII (1841–1910) e sale al trono George V (1865–1936); si inaugura il Salone Postimpressionista.

il critico Brandes parla del 1880 come data di inizio del Modernismo germanico. Iniziatore è Ibsen.

NOME: Moderno = nichilismo
alienazione
frammentarietà
rottura con le certezze
coscienza del disordine, della 'futilità e dell'anarchia'


FINALITA': Gli artisti modernisti contestano la tradizione, e propongono un'arte di rottura con tutto ciò che li ha preceduti. Essi prendono come principio della loro attività una espressione di Ezra Pound "make it new": combattono contro l'ottimismo e la fiducia nella storia, nella scienza e nella ragione e nel progresso. Tale rivoluzione per l'affermazione del nuovo era raggiungibile violando le convenzioni accettate, il decoro, gli stili, le forme e introducendo argomenti dimenticati o proibiti e forme di espressione assolutamente nuovi.

MODERNISMO E AVANGUARDIE:
Non è chiara la differenza tra avanguardia e modernismo: spesso entrambi i termini sono usati per indicare l'attività letteraria non tradizionale dell'inizio del 20¡secolo, ovvero attività sperimentali e non convenzionali in campo artistico.

I critici assumono posizioni diverse:
a) i talenti individuali (vedi Joyce, Eliot, Woolf e Lawrence) si sono dimostrati più stabili dei movimenti con cui si identifica l'avanguardia (caotica, variegata, instabile negli esperimenti), (Hassan);

b) le avanguardie sono movimenti integrali del 'movimento' modernista;

c) dopo gli anni 20 non esistono più avanguardie, ma opere moderniste: i grandi scrittori hanno abbandonato i movimenti iniziali e hanno cominciato ad esprimere la propria esperienza estetica in modo assolutamente personale.


Sappiate quindi che le avanguardie hanno in comune:

- il rifiuto delle convenzioni letterarie

- l'interesse per la ricerca di una realtà e una sensibilità più vera nell'interiorità dell'uomo

- non è più la rappresentazione della realtà esteriore (unica e determinata) che interessa, ma i processi di percezione di tale realtà

- non esiste una sola realtà o significato, ma una pluralità.

Forse la cosa migliore è vedere l'avanguardia come un fenomeno storico invece che come gli sforzi di gruppi localizzati. Più che uno stile, il modernismo è una ricerca di stili in senso altamente individualistico. Ciò che caratterizza quindi il Modernismo è una crisi nella visione della realtà (realtà ha perso la sua affidabilità mimetica) a cui si accompagna una rivalutazione ed un uso diverso delle convenzioni artistiche.



POESIA:
Il poeta:
• ricerca l'armoniosità delle idee e non la regolarità della metrica;
• crea una poesia fortemente allusiva, intellettuale, di difficile interpretazione;
• crede di fare parte di una casta o élite;
• si considera diverso per tipo dagli uomini comuni del suo tempo assopiti nel materialismo borghese: Pound usa l'espressione "homo canis" per definire l'inglese tipo e Eliot quella "Hollow Man" e Wyndham Lewis "peaceful apes";
• suo compito è quello di risvegliare gli uomini comuni dal loro terpore > l'arte modernista è fatta di complesse strutture sintattiche e immagini paradossali che richiedono una attenta osservazione per essere percepite;
• i modelli sono spesso i metafisci;
• rifiuta il soggettivismo, o l'autobiografismo e una poesia meditativa quale quella romantica. La poesia è un'evasione dalle emozioni, un'evasione dalla personalità;
• non è più un cantore, non è 'a man speaking to men', ma la sua opera deve essere vista come un artefatto che il lettore deve faticare a capire (sia perchè l'uomo deve risvegliarsi sia perchè rappresenta la difficoltà di percepire la realtà stessa che è dinamica e frammentaria).


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