Digital storytelling 2018-19

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LOCATIVE NARRATIVE project

[see Stefano Calabrese e Giovanni Ragone (eds.), Transluoghi, Liguori Editore, Napoli)]

Narrazione verticale e orizzontale:

-Una narrazione verticale è fatta per esplorare un ambiente implica continue scelte di percorso attratti da punto di interesse; indagine dello spazio corrisponde ad un hic et nunc.

Questa narrazione richiede in fase di progettazione l'individuazione di poche e rapide sequenze, ma che puntino sul coinvolgimento emotivo del partecipane


-Una narrazione orizzontale è fatta per stimolrea la riflessione attorno a un luogo, un contesto; la progettazione deve tenere conto del modo più efficace per realizzre tale obietti  l'esplorazione di un luogo è caratterizzato da pause descritive, digressioni su personaggio o su elemento del paesaggio

 

Linearità vs rete

La narrazione verticale è caratterizzata dalla linearità e da collegamenti logico-causali forti; prevale la dimensione temporale su quella spaziale (narrazioni si svolgono in uno spazio ridotto, oppure se il contesto è ampio, utilizzano solo quegli elementi utili per lo sviluppo dell'intreccio). Il tempo accellerato rispetto al t reale.

Determinante è la dimensione spettacolare, in cui è acuita l'esperiena sensoriale;
la progettazione dello script deve essere molto dettagliata nella descrizione degli eventi narrativi, allo scopo di prevedere e gestire le reazioni emotive e intellettive dello spettatore.

Ex: tutto si concentra sul luogo e ciò che vi è accaduto nei decenni: vedi esempio hotel AmbassdorTracing the Decay of Fiction: Encounters with a Film by Pat O’Neill

Esempio: Incoronazione di napoleone di Jacques Louis David: nella prima illustrazione il commentatore ha selezionato un certo numero di points of interessta e ha deto loro una sequenza di lettura, una traiettoria cognitiva da esplorare in sequenza.

 

 

 

 

La narrazione orizzontale è caratterizzta dalla rete di legami tra elementi eterogenei ovvero da legami logico-causali deboli tra gli eventi/elementi del racconto; si perde di vista un inizio e una fine della storia, che tende a moltiplicarsi in tanti rivoli.

Il contesto spaziale ampio garantisce una pluralità di input, capaci a loro volta di produrre eventi narrativi.

Lo storyline si moltiplica; abbiamo uno script centrale dettagliato e una moltitudine di scrip di storie secondarie

 

 

La narrazione appuntonon ha un inizo e una fine, ma solo un reticolo di storie. ci si immerge nell'ambiente e nei personaggi; siamo chiamati a trovare connessioni logice, ad approfondire e così facendo lo spazio si amplifica

 

Fasi

Scegliere i temi/mateirali/points of interest da valorizzare per costruire la storia o il messaggio da veicolare/cpncept

Definire lo script, che include: sequenze narrative, sceneggiatura/screenplay, spettacolarizzazione (interattività)


Rendere gli ambienti fisico-virtuali ambienti esperibili ; definire la tipologia di interattività

 

Lo storytelling di un bene culturale non potrà mai prescindere dalla dimensione storica:

breve durata: verticale > concentrazione su un evento: battaglia, catastrofe, assedio OPPURE su singoli uomini che fanno la storia

lunga durata: orizzontale > lunghi processi storici ; non contano gli uomini, ma le strutture essenzialmente anonime. [ex: distruzione di Pompei + focalizzazione su una domus o su un resto carbonizzato di un uomo o di una coppia];

Ex: https://www.colonialwilliamsburg.com/

 

Creare collegamenti tra la memoria del luogo e quella del lettore. >> meglio creare narrazioni che alternano racconti a lunga e a breve durata di modo da coinvolgere il fruitore con modalità di engagement diverso: razionale ed emotivo, così che possa attivare i processi relativi alla memoria.

 

Media

racconto orizzontale è MULTIMEDIALE o transmediali > vedi molteplicità di esperienze che si possono fare
racconto verticale MONOMEDIALE o intermediali > immediate

Adulti preferiranno approfondimenti orizzontale; bambini una verticale, immediata, sensoriale

Una volta trovata la storia, come possiamo renderla immediata o ipermediata ? Come renderla più cognitiva o più emozionale?

Immersività
Una narrazione orizzontale tende a sviluppare una immersività cognitiva think e problem-solving ; una narrazione verticale-lineare produce immersività di tipo emotivo

Interattività

Si deve creare la condizione o la sensazione della scelta. In un percorso di visita si possono avere più piani di interattività :
semplice download di info o immagini ;
indagare il bene/luogo con immagini, audiovideo, ricostruzioni 3D, articoli
partecipazione ludica-immersiva per l'esplorazione di ambienti spettacolari (ambienti 3d o di realtà virtuale)

iniziative definite bottom-up

PROIEZIONE vs IDENTIFICAZIONE

La comunicazione essenzialmente immediata impiega meccanismi di identificazione (verticale, monomediale), mentre i media digitali ipermediati favoriscono meccanismi di proiezione (orizzontale, multimediale).

Prevedere molteplici reazioni e immersioni >> si rende così attuale il passato, cambia la ns percezione del reale e della ns costruzione culturale

 

PROGETTAZIONE1. individuare Point of Interest principali, impresicndibili per la comprensioen del luogo della cultura e del suo sviluppo sociale: capire perchè son importanti
2. identificare PoI secondari, es : com'è un sito e come si è trasformato con la l'intervento di un artista > subplot sull'artista
3. POI esterni che rimandano ai punti di interesse del territorio


Narrazione verticale : va individuato un plot principale senza subplot secondari e un percorso che si muove tra i POI

Non servono molto gli approfondimenti , ma gli scenari immersivi >> bisogna dare un senso/significato e una storia a un luogo per renderlo interessante, bisogna fare emergere ciò che è peculiare del luogo, ex.Barrio e luogo di incontro.

Narrazione orizzontale estrema Disneyland o Pompei

Ibridizzazione dei persorsi narrativi > uno o più POI possono verticalizzarsi nella narrazione orizzontale per includere al esempi oun pubblico maggiore

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